mercoledì 30 novembre 2005

a volte...

...non capisco i repentini cambiamenti d'umore,
...vorrei essere altrove, vicino a persone care,
...vorrei abbracciare qualcuno a cui tengo,
...vorrei non avere la paranoia di essere fraintesa,
...penso troppo,
...sento l'infinita solitudine cadermi addosso,
...mi guardo indietro e poi avanti e non vedo differenza, la stessa incertezza, lo stesso schifo,
...sto a fissare un monitor sperando che qualcosa succeda,
...vivo di illusioni,
...vado alla ricerca di troppe conferme,
...non arriva nessuna conferma,
...credo di capire cosa ho bisogno di fare,
...dovrei farmi di più gli affari miei,
...mi sembra di insinuarmi,
...mi sento di troppo,
...penso che stando bene io posso aiutare gli altri a star bene,
...sorrido,
...ho grandi progetti,
...vorrei stare sotto le coperte abbracciata a qualcuno, tutto il giorno a poltrire (...capita!)
...vorrei piangere di gioia, di rabbia, di tristezza,
...dovrei andare a letto al posto che scrivere

poi ci sono altre volte con altre cose, ma forse un altro giorno!
notte!

Fenomeno da baraccone

Ci ho dovuto ragionare un po'...
in realtà no, semplicemente non sono stata a casa, e volevo sottolineare una frase detta dal nostro caro Berlusconi il 21-11-05

"A Milano ci sono pensionati che sono pagati apposta per parlare male di me a voce alta sui tram"

Ora mi chiedo quando le pensa certe ca**ate, in ogni caso sarebbe un buon rimedio contro la disoccupazione, ma si sa in realtà l'Italia è un paese di volontari!

Lo si fa per la gloria, non per i soldi!

martedì 22 novembre 2005

viaggio due: il delirio in 20 ore a Barcellona!

Ed eccomi affrontare la seconda, più corta e molto più intensa parte del mio viaggio che parte direi il venerdì mattina quando da Firenze vado alle 7.30 a Pisa ad accompagnare i nordici in aereoporto, salutati frettolosamente e freddamente, come vuole la più integerrima tradizione norvegese, mi siedo sulla gelida panchina davanti alla stazione in attesa di Nic (il bardozzo salterino) che arriva!
Facciamo un giretto, una fantastica cioccolata calda (alla cannella io al pepe lui) tante chiacchere, molte risate, si sonda il terreno per la trasferta spagnola e poi riprendo il treno per Milano alle 11.44 con arrivo in Centrale alle 15.56 con solo 6 minuti di ritardo, incredibile!
Dovevo passare a fare un saluto alla nonna, ma il tempo stringeva un po' troppo, allora sono corsa a casa, disfatto lo zainone, messo in lavatrice le cose puzzose di una settimana e rifatto uno zainetto con il necessario per passare una notte, una a Barcellona!
Ollllèèèè!
Pronta per essere raccattatta da iljap (bardozzo della triste vercelli) alle prese con un lavoro che lo ha tenuto impegnato fino alle 22.equalcosa e che giunto a casa ha ammesso di non aver fatto le cose di fretta, ma anzi di essersi anche concesso qualche momento su internet...arriva l'sms incriminato alle 23.27 "sto partendo, a tra poco!" beh il poco è ovviamento relativo, nel frattempo il Gian (bardozzo pazzo che darà il meglio di sè e degli altri!) ha già chiamato 3 volte per chiedere a che punto eravamo e che lui andava a dormire...okey!
Il vercellese giunge dopo un'oretta, ma non si riparte subito per bg, c'è da attaccare il mio nic sulla felpa arancione, si cazzeggia un po' e poi alla fine si inforca statale-autostrada-tangenziale-autostrada-statale fino a casa del buon Gian: arrivo ore 2 di notte, quasi ci vergognamo a suonare, ma infondo si ha la faccia di merda no? (sì e altre occasioni lo dimostreranno nel corso del viaggio!)Ovviamente le ore disponibili per dormire sono poche, ma noi ne dormiremo anche meno!
Oreseietrenta siamo in aereoporto, pronti per affrontare la città spagnola con spirito spagnoleggiante! Diciamo che l'atmosfera sull'aereo non era di quelle che aprono il cuore alla fratellanza e alla pace, la hostess e un viaggiatore hanno avuto da ridire duramente subito dopo la dimostrazione delle manovre per il salvataggio...ma noi, tanto, belli e pacifici siamo e così rimaniamo!
Atterrati all'aereoporto ci incontriamo con gli altri folli italiani che partecipano alla sbaraccata e da qui è tutto un casino! Le mie idee sono abbastanza confuse sul dove come quando e perchè sono successe le cose, abbiamo arricchito un giovane che vende vermut e meritava tutto il nostro denaro e la spilletta del bbfc!
Abbiamo mangiato solo cibo a forma di palla, e poi fò fò fò, e abbiamo fatto trenini che corrono a velocità folle in contromano sulle ramblas schivando quasi tutte le persone, c'è chi ha fatto conoscenza con Che Guevara, e chi lo segue!
Ad un certo punto siamo andati al motivo della nostra trasferta che era il concerto della Bandabardò, ma infondo è stata solo una scusa, per tutti era più che l'ennesimo concerto dell'anno, ma una sbaraccata del genere appena si riesce a fare è benvenuta! Abbiamo ballato saltato sudato cantato tantissimo, e poi gli abbracci, i sorrisi, le carezze, le risate, come sempre tra bardozzi, sempre meraviglioso!
e quindi? e poi? ma che ne so!
Usciti dal concerto la Martinz ha fatto la sua ennesima figura da faccia di tolla chiedendo a Erriquez (il bardozzo cantante della bandazza!) se ci faceva una foto, lui a noi, e così fu! Ci siamo poi direzionati verso qualche luogo, direi la metropolitana, e lì è successo il marasma, ci siamo persi e divisi e parte di loro si sono poi ritrovati: io, iljap, il Gian siamo andati alla stazione dei pullman in attesa del nostro per l'aereoporto che partiva alle 3.45, abbiamo tentato di dormire sulle panchine, al freddo, ma non è stato facile, anzi è stato impossibile!
Da quando abbiamo preso il pullman all'atterraggio ci sono solo pochi minuti di semicoscienza ed il resto è cercare di arrivare in qualche posto dove potersi svaccare, mangiare, poltrire, mangiare!
Non si può far altro che ringraziare, abbracciare e baciare tutti i pazzi partecipanti alle corse pazze!
Siete fantastici...e si riparte subito?

viaggio uno

Allora con una certa calma vi aggiorno sulla settimana e un pezzo trascorsa lontana da qui!
Bene, bene,bene! Questo è il mega riassuntone, andando un pochino di più nei particolari: sono stata una settimana a Firenze in compagnia delle super nordiche norvegesi (le alunne di quest'anno della scuola dove insegnavo io l'anno scorso...chiaro?), ovviamente il mio soggiorno è stato allietato e impreziosito da varie serate in compagnia di pazzi bardozzi che a suon di birre e cene hanno reso indimenticabile ogni minuto trascorso in loro compagnia!
Ovviamente ho camminato per kilometri e kilometri quasi instancabilmente, ho tentato di perdermi per le viuzze della città ritrovandomi più o meno sempre in posti conosciuti e sono arrivata alla conclusione che forse davvero non ci si può perdere se in una città è presente un fiume e una collina!
Fine del primo viaggio!

venerdì 11 novembre 2005

pausa viaggio

Sarò breve, concisa, veloce e in viaggio per una settimana!
Saluto (felicemente ?) gli avventori di questo mio blog, che sono soprattutto gli amici!
Vado a Firenze, Reggello, Roma con gli alunni nordici di quest'anno, torno venerdì!

Mi raccomando: voi fate i bravi, io no!

bacis a tuttis!

giovedì 10 novembre 2005

E aveva ragione Rossella

...dopotutto domani è un altro giorno...

e io spero vivamente che sia ben diverso da quello di oggi, che non se ne può già più!

martedì 8 novembre 2005

Agonia

Girerò per le strade finchè non sarò stanca morta
saprò vivere sola e fissare negli occhi
ogni volto che passa e restare la stessa.
Questo fresco che sale a cercarmi le vene
è un risveglio che mai nel mattino ho provato
così vero: soltanto, mi sento più forte
che il mio corpo, e un tremore più freddo accompagna
il mattino.

Son lontani i mattini che avevo vent'anni.
E domani, ventuno: domani uscirò per le strade,
ne ricordo ogni passo e le strisce di cielo.
Da domani la gente riprende a vedermi
e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi
e specchiarmi in vetrine. I mattini di un tempo,
ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo
di esser io che passavo - una donna, padrona
di se stessa. La magra bambina che fui
si è svegliata da un pianto durato per anni:
ora è come quel pianto non fosse mai stato.

E desidero solo colori. I colori non piangono,
sono come un risveglio: domani i colori
torneranno. Ciascuna uscirà per la strada,
ogni corpo un colore - perfino i bambini.
Questo corpo vestito di rosso leggero
dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi
e saprò d'esser io: gettando un'acchiata,
mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino
uscirò per le strade cercando i colori.



Cesare Pavese - Lavorare stanca

venerdì 4 novembre 2005

ultime notizie

Ma che fine ha fatto la Martinz???
Boh, è da un po' che non la vedo!
Quando la incontro le dico di scrivere qualcosa!